Nuovi analgesici: la Suzetrigina potrebbe rappresentare una valida alternativa agli oppioidi


Negli Stati Uniti la Food and and Drug Administration ( FDA ) ha approvato la Suzetrigina, un analgesico non-oppioide per il trattamento del dolore acuto da moderato a grave negli adulti, a somministrazione orale. Suzetrigina agisce attraverso un meccanismo capace di sopprimere il dolore riducendo il rischio di dipendenza proprio degli oppioidi.

Suzetrigina è il capostipite di una nuova classe terapeutica di analgesici non-oppioidi per il dolore acuto, e offre l'opportunità di mitigare alcuni rischi associati all'uso di un oppioide per il dolore e fornendo un’altra opzione di trattamento.

La Suzetrigina agisce bloccando, in modo potente e selettivo, specifici canali del sodio voltaggio-dipendenti, definiti NaV1.8, che sono presenti sui neuroni nocicettivi a livello del sistema nervoso periferico, e che sono invece scarsamente espressi nel sistema nervoso centrale. La trasmissione del dolore viene bloccata, quindi, prima che i segnali raggiungano il cervello.

L'efficacia della Suzetrigina è stata valutata attraverso la conduzione di due studi di fase II e due studi di fase III randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo e farmaco attivo sul dolore chirurgico acuto, uno dopo addominoplastica e l'altro dopo bunionectomia ( alluce valgo ). Oltre a ricevere il trattamento randomizzato, a tutti i partecipanti agli studi con controllo del dolore inadeguato è stato consentito di usare Ibuprofene secondo necessità come farmaco antidolorifico di soccorso.
Gli studi hanno dimostrato una riduzione statisticamente significativa del dolore dopo Suzetrigina rispetto al placebo.

Il profilo di sicurezza di Suzetrigina è basato principalmente sui dati degli studi aggregati riguardanti 874 partecipanti.
Le reazioni avverse più comuni osservate con Suzetrigina sono state: prurito, spasmi muscolari, aumento dei livelli ematici di creatina fosfochinasi, rash cutaneo, cefalea, nausea, stitichezza e vertigini.

Aspetto peculiare della nuova molecola è di non aver causato nei circa 2400 pazienti complessivamente arruolati, effetti collaterali come sedazione, euforia o dipendenza.
La Suzetrigina non possiede, grazie alla sua attività periferica, un potenziale di abuso. Ciò la rende particolarmente adeguata, sia sotto il profilo di efficacia che di sicurezza.
La Suzetrigina potrebbe diventare una valida alternativa agli oppioidi. ( Xagena_2025 )

Fonte: Università di Padova, 2025

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