Artrosi al ginocchio: l'estratto di Curcuma riduce il dolore


Negli anziani che presentano dolore al ginocchio correlato all’osteoartrosi l’estratto di Curcuma longa ( Curcuma ) è risultato migliore del placebo nel ridurre il dolore, senza avere tuttavia un impatto significativo sul versamento del ginocchio, sulla sinovite o sulla composizione della cartilagine.

Nonostante l’elevato carico di malattia, attualmente non sono disponibili farmaci modificanti la malattia approvati per il trattamento dell’osteoartrosi.
I comun i trattamenti a base di Paracetamolo e farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) producono solo effetti lievi / moderati, e sono associati a effetti collaterali.
Esiste quindi necessità di farmaci più sicuri ed efficaci per il trattamento di questa condizione.

Lo studio ha riguardato 70 pazienti di età pari o superiore a 40 anni con dolore al ginocchio con un valore di 40 mm o superiore su una scala analogica visiva ( VAS ) ed evidenza ecografica di versamento.
I soggetti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere due capsule contenenti 1.000 mg di Curcuma o placebo al giorno per 12 settimane.

I pazienti trattati con Curcuma hanno manifestato miglioramento in misura significativa riguardo ai punteggi VAS, con una riduzione media di 9.1 mm, e lo stesso per i punteggi relativi al dolore al ginocchio in base alla scala WOMAC ( Western Ontario and McMaster Universities Osteoarthritis Index ) ( -47.2 mm ).
Quattro pazienti nel gruppo curcuma hanno interrotto o ridotto il consumo di FANS e/o Paracetamolo che stavano utilizzando prima dello studio.

La Curcuma non ha influenzato gli aspetti strutturali dell’osteoartrosi del ginocchio, come il gonfiore articolare o la composizione della cartilagine valutate utilizzando la risonanza magnetica.
Non sono infatti risultate significative le differenze nel volume del versamento ( 3.2 ml ) e nel tempo di rilassamento della cartilagine femorale laterale ( -0.4 millisecondi ) tra i due gruppi.

14 pazienti nella coorte Curcuma longa e 18 nella coorte placebo hanno riportato almeno un evento avverso durante lo studio, generalmente gastrointestinale o muscolo-scheletrico.
In due pazienti nel gruppo placebo sono stati segnalati eventi avversi gravi che non sono stati considerati correlati al trattamento.

Sono necessari studi multicentrici con campioni di dimensioni maggiori e un follow-up di lunga durata per valutare il significato clinico dei risultati. ( Xagena_2020 )

Fonte: Annals of Internal Medicine, 2020

Xagena_Medicina_2020